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Rosso Alfa Vintage


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Borghi alto Lazio

Vintage tour

A ridosso del confine con la Toscana, tra paesaggi verdeggianti e borghi medievali, un piccolo itinerario di scoperta. Monte Rufeno è un'oasi di verde, boschi, silenzio. Settecento metri appena di quota, un territorio punteggiato di vecchi casali, soprattutto una distesa di querceti, torrenti, prati che a primavera si riempiono di orchidee. Tra la valle del Tevere e quella del Paglia, qui il Lazio ha il suo lembo più settentrionale che s'incunea fra le terre senesi. Assumendone i tratti dolci del paesaggio, i sapori e anche la parlata. Si estende qui, per quasi tremila ettari, una riserva naturale istituta dalla Regionefin dal 1983. Fate tappa per cominciare, al Centro visita di Acquapendente, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 (sabato e domenica 10-17, tel. 0763.733642).
Vi procurerete una mappa, alcuni opuscoli con la descrizione dei sentieri e altri suggerimenti. Come quello di visitare il Museo del Fiom. Un magnifico erbario, numerose postazioni multimediali, giochi e in generale l'interessante allestimento ne fanno non un'esposizione barbosa, ma una tappa che realmente merita la deviazione.
Oltre tutto il museo si raggiunge passando per il sorprendente minuscolo borgo di Tone Alfina, dominato da un curioso castello medievale. La stessa Acquapendente ben merita una passeggiata nel gradevole centro storico, dove sorgono la cattedrale dall'imponente facciata (interessanti affreschi medievali nella cripta), la Torre dell'Orologio, la chiesa di Santa Maria (detta anche di San Francesco).
Se optate per il nord, il suggerimento è di non perdervi almeno il minuscolo borgo di San Pietro Acquaeortus, San Casciano ai Bagni e, soprattutto, Cetona (e quindi casello di Chiusi). Se giungete o tornate da sud, allora Bolsena e il suo lago attraggono come una calamita, anche se la vicina Orvieto è di quelle deviazioni difficili a ignorarsi.
E a chi possiede il gusto della scoperta una destinazione originale la indichiamo noi. Da Bolsena prendete per Latera, quindi Farnese. Oltre il paese una stradina che sale a destra dopo un ponte, presso un allevamento di maiali, vi traghena in uno dei luoghi più appartati e sconosciuti del Lazio.
E' la Selva del Lamone: un paradiso verde frequentato dal lupo e dalle ultime lontre del Lazio. Tutta da scoprire.


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